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Maternità e posto di lavoro: essere madri non più un privilegio ma un diritto

La proposta di legge de "La Base"

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E'il progetto nato da un gruppo di donne attiviste del movimento La Base capitanate dalla sociologa e giornalista nuorese Alessandra Corrias e trasformata in proposta di legge dal consigliere regionale e leader del movimento Efisio Arbau (sottoscritta da altri 5 colleghi: Gaetano Ledda, Michele Azara, Raimondo Perra, Daniela Forma ed Eugenio Lai).

L'idea nasce dall'esperienza vissuta e dalla cruda realtà dei numeri che ci parlano di una nazione, la nostra, fra le regioni italiane con il più basso tasso di natalità. Dal 1991 a oggi ha avuto una crescita demografica pressoché pari a zero, con un indice di vecchiaia al 164,1% (la media italiana è del 148,7%). Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un notevole invecchiamento della popolazione sarda, con le maggiori perdite nella fascia di età 15-39 anni e l?unica crescita della popolazione 0-5 anni si è registrata nel nord dell'isola dove è più consistente la presenza di immigrati.

Dati in linea con il resto del mondo: si stima infatti che nel 2030 un italiano su tre avrà più di 65 anni, e che nel 2050 oltre due miliardi di persone (il 22% del totale) sarà ultrasessantenne.

Altro dato da non sottovalutare è che in Sardegna l?83,3% dei Comuni conta meno di 5 mila abitanti, che in totale accolgono poco più del 32% dei residenti. Perché dove non ci sono bambini chiudono le scuole, e piano piano scompaiono tutti gli altri servizi. Al contrario, ogni bambino che nasce è sinonimo di economia che si muove, di consumi e servizi che aumentano.

Con la proposta di legge Mamma sostenuta, informata ed accogliente. Disposizioni a favore della maternità (che andrebbe a costare alle casse regionali 1 milione di euro annui da prelevare nei fondi delle iniziative a favore della famiglia) si vuole cercare di risolvere le problematiche relative alle tutele e a numerosi indispensabili servizi mancanti, senza i quali le donne contemporanee hanno grandissime difficoltà ad affrontare una gravidanza e una maternità.

Ostacoli che riguardano principalmente il mondo del lavoro, il sistema previdenziale e tutto l?insieme di servizi post-nascita che dovrebbero essere garantiti per permettere alle donne lavoratrici di coniugare i propri impegni con la maternità.

Nel dettaglio sono state individuati i seguenti interventi:

- una indennità per cinque mensilità, due pre-parto e tre post-nascita, di 500  euro a favore delle mamme inoccupate, precarie o ?atipiche prive di copertura in materia di maternità;

- favorire lo sviluppo dell'innovativo servizio educativo in contesto domiciliare denominato ?Mamma accogliente, che sopperisca alla mancanza, soprattutto nei piccoli centri, dei servizi riservati all?accoglienza dei bambini più piccoli (es. asili nido) basato sul modello nord europeo della "tagesmutter" (asili nido famiglia);                    

- istituire uno Sportello unico per la maternità. Un sito internet da inserire nel portale della Regione, che comprenda in maniera organica tutte le informazioni relative a pratiche, esami, sovvenzioni, incentivi, per evitare di doversi districare fra siti internet, uffici, studi medici, istituti previdenziali e consultori, spesso senza riuscire ad ottenere un?informazione sufficiente sui diritti, prerogative, opportunità inerenti la maternità.

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