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L'utilizzo della Ciclosporina Sandimmun per i trapiantati è possibile da oggi

L'AIFA mantiene il suo impegno e anticipa l'uso dell'immunosopressore

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L'AIFA ha mantenuto il suo impegno con i trapiantati d'organo, che utilizzano come terapia l' immunosopressore Ciclosporina Sandimmun. Con la determina n 5 del 12  gennaio 2016 infatti, sulle " Modalità di rimborso e prescrizione per i medicinali per uso umano a base di Ciclosporina" , già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è riuscita a  garantire la continuità terapeutica per i pazienti in trattamento. Il presidente della Conderazione Del Forum delle Associazioni dei Nefropatici, trapiantati d'organo e di Volontatriato, Giuseppe Canu sottolinea come si tratti di continuità "in via esclusivamente precauzionale" e risultato importate è che si lascia l'eventuale differenza di prezzo a carico del SSN. 

Secondo Canu, l'AIFA, ha in questo modo portato a termine l'impegno preso con i pazienti nel corso dell' incontro del 14 ottobre 2015 tra il Direttore Generale dell' AIFA il dott Luca  Pani e il Direttore del Centro Nazionale Trapianti dott. Alessandro Nanni Costa, sede in cui dalle Confederazioni fu dichiarato che non sarebbe stato accettato lo shift terapeutico per meri motivi economici. 

Nella determina si evidenzia che coloro i quali abbiano l'esenzione per trapianto d'organo devono assicurarsi  che il medico prescrivente usi correttamente il codice 052 e che solo con questo codice si accede al diritto al rimborso del prezzo al pubblico da parte del SSN dei medicinali Sandimmun Neoral e Ciqorin quindi senza l'applicazione del prezzo di riferimento a carico del paziente. 

In evidenza anche che il farmacista non possa proporre la sostituzione dei due farmaci con i farmaci generici, mentre il medico curante del centro trapianti, può sostituire i prodotti anche nei pazienti trapiantati che utilizzano il farmaco da anni, sulla base del suo giudizio clinico e di un opportuno monitoraggio. 

Il risultato raggiunto secondo il presidente Canu ha soddisfatto le esigenze di tutti e soprattutto dei pazienti che non sono costretti a scegliere tra risparmio economico e tipologia di farmaco. 

L'anticipo ad oggi della possibilità di far ricorso al farmaco non ha bloccato comunque le trattative con le case farmaceutiche derivanti dall'esistenza di differenze tra i farmaci prescrivibili e dalla possibilità evidentemente di raggiungere risultati migliori di questo. 

 

 

 

 

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