Prima un corteo, poi un lancio di zolle di terra e lo sfondamento della rete: tensione oggi a Capo Frasca, nel corso della manifestazione indipendentista e antimilitarista.
La giornata è iniziata con momenti caldi a Marceddì (Oristano), da dove è partito un corteo di antimilitaristi e associazioni pacifiste per protestare contro le basi militari organizzata dal movimento A Foras. Alcuni giovani, senza bandiere e senza striscioni hanno provato a raggiungere i cancelli del poligono di Capo Frasca, anticipando la partenza del corteo.
Il gruppo, circa una trentina di persone, è stato bloccato sulla strada provinciale da carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa. Non ci sono stati scontri.
L'iniziativa di protesta indetta per oggi, a cui hanno aderito associazioni pacifiste, è stata preceduta da una serie di assemblee in vari centri della Sardegna, e fa seguito alle proteste dei pescatori delle marinerie di Oristano che avevano bloccato per tre settimane le esercitazioni militari a Capo Frasca.
Nel primo pomeriggio la situazione si è aggravata, con un lancio fitto di pietre e zolle di terra e il tentativo di sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine, per introdursi nel poligono militare di Capo Frasca (Oristano). Si è inasprita così la protesta degli antimilitaristi giunti da varie parti della Sardegna e che in corteo hanno sfilato da Marceddì sino all'ingresso del poligono.
Le forze dell'ordine hanno presidiato tutta la zona. Sono stati danneggiati i cartelli all'ingresso della base e ci sono stati alcuni tentativi di entrare, respinti da Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa. Qualcuno però è riuscito a fare un buco nella rete di protezione e una manifestante, con tanto di megafono, è riuscita ad entrare e urlare slogan contro le attività militari in Sardegna. La donna è stata subito bloccata e riportata all'esterno.