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Incontro con Ivana, paziente dell'Ospedale Oncologico di Cagliari

La storia di una donna che affronta il cancro chiamandolo per nome

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Alla seconda festa dell’Oncologia vengo rapita da una persona speciale: Ivana!
La ritrovo nella sala dove si riunisce il gruppo “Abbracciamo un sogno”, una famiglia che offre sostegno, sorrisi, momenti di riflessione e voglia di vivere tutto il tempo che dopo la diagnosi di cancro sembra amplificarsi.
La nostra amica ha affrontato il suo “alieno” a giugno, dopo aver avuto la diagnosi  certa: metastasi!
Ivana ci racconta di essere stata sopraffatta dalla disperazione e dalla voglia di tenersi il suo dolore dentro, forse per non doverlo guardare in faccia. Aiutata dall’equipe dell’Ospedale Oncologico di Cagliari ha saputo rimettersi in piedi e affrontare le numerose operazioni alle ossa e al seno, ogni giorno assume una pastiglia e ogni 4 settimane deve fare una flebo, ma nei suoi occhi celesti non c’è la disperazione di una persona che ha sofferto tanto,anzi, la grinta di una donna che grida “a parte il cancro sto benissimo!”.
Il suo punto di forza?La determinazione di vivere ogni giorno cosciente che se non si abbatte,l’alieno può essere sconfitto.  Ogni giorno è consapevole di quanto sia importante la forza d’animo e l’ottimismo, “ non si può morire di paura…” mi dice con voce ferma e sguardo combattivo.
Devo dire la verità,  di fronte a me non avevo una malata di tumore, ma una vera e propria guerriera.
Lei, insieme alle sue compagne di avventura, capitanate da Dolores, promuovono iniziative ed eventi atti a divulgare la forza di volontà e la voglia di vivere la vita con un corpo che le ha tradite.
Il gruppo si chiama “ABBRACCIAMO UN SOGNO” e presto risentiremo parlare di loro.

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