Nuove imprese da over 50: sfida e coraggio degli imprenditori sardi

Federico Marini
29/04/2014
Attualità
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Nel 2013 sono 1.081 le aziende sarde aperte
da titolari con i capelli bianchi: il 31,5% è esordiente.
Confartigianato Sardegna: “Numeri che fanno riflettere ma attenzione:
non basta la partita IVA per essere fare impresa”.

Nel 2013, in Sardegna sono state 1.081 le nuove aziende individuali
aperte da titolari “over 50” che hanno deciso di mettersi, o
rimettersi, in gioco avviando una attività individuale. Di questi, ben
340 sono alla loro prima esperienza imprenditoriale, spinti dalla
passione ma soprattutto per necessità, dopo aver perso il lavoro o per
aiutare economicamente figli e famiglia.

Questo è ciò che emerge dall’elaborazione fatta dall’Ufficio Studi
della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese,
che ha esaminato i dati di quelle nate lo scorso anno in Italia e
nell’isola.

“Rispetto al 2012 - afferma Confartigianato Imprese Sardegna – il
numero delle aziende avviate nella nostra regione da imprenditori con
età tra i 50 e i 69 anni, è cresciuto dell’1%, in linea con la media
nazionale”. “Sono dati che, in questi anni di crisi, si stanno
consolidando – continuano dall’Associazione - e, purtroppo,
sottolineano la situazione critica dell’isola per chi è stato espulso
dal mondo del lavoro”.

A livello territoriale, ben 461 aziende “over 50” sono state aperte a
Cagliari (sono 139 gli imprenditori alla prima esperienza), 341 a
Sassari (108 da neo imprenditori over 50), 183 a Nuoro (59 dagli over
50) e 96 a Oristano (34 quelli alla prima esperienza).

A livello nazionale, una impresa su quattro (28,6%) nasce nel
commercio o nell’autoriparazione. Seguono l’agricoltura e la pesca
(26,6%), le costruzioni (8,9%), le attività manifatturiere (7,7%) e
l’alloggio e la ristorazione (6,9%).

“Ma attenzione – ammoniscono gli Imprenditori Artigiani - non è con
l’apertura della partita Iva che si diventa automaticamente
imprenditori. Soprattutto immettersi sul mercato in questo particolare
momento storico, non è una cosa semplice e neppure un gioco. Sarebbe
deleterio se questi “nuovi imprenditori” si mettessero in proprio solo
perché espulsi dal lavoro dipendente ed entrassero nel circuito del
lavoro autonomo, privi della opportuna professionalità oppure
cadessero, poco dopo, nelle “logiche” del lavoro in nero. Questo è da
evitare”.

Tra le regioni con la maggior percentuale di neo imprenditori con i
capelli bianchi, la Sardegna si piazza al nono posto (31,5% ovvero 340
imprenditori alla prima esperienza su 1.081 neo imprese over 50). Al
primo posto la Calabria (39,8%, 504 su 1.266) seguita dalla Sicilia
(36,9%, 1.220 su 3.307). All’ultimo posto la Valle D’Aosta (19,8%, 20
su 101), contro una media nazionale del 30,0% (13.513 su 44.980).

“In ogni caso – concludono da Confartigianato Imprese Sardegna - chi
fa impresa in modo serio, professionale e con ferrea determinazione,
merita certamente un sostegno della nostra Associazione, attraverso
assistenza e formazione, ma soprattutto deve meritare l’attenzione da
parte delle Istituzioni. Per questo, presto chiederemo e proporremo
strumenti validi e innovativi per supportare al meglio tali
iniziative”.

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