In calo le imprese artigiane sarde coinvolte
nel turismo: 6.700 e -1% rispetto al 2012. Confartigianato Imprese
Sardegna: "Intensificare sforzi per restituire competitività al
settore ma che fine hanno fatto i marchi di qualità artigiani"?
Sono circa 6.700, in calo dell'1% rispetto allo scorso anno, le
imprese artigiane sarde potenzialmente coinvolte nel mercato turistico
isolano.
Lo rileva un'elaborazione dell'Ufficio Studi di Confartigianato, su
dati UnionCamere-Movimprese del 2013, che sottolinea anche come queste
rappresentino il 17,1% del totale del comparto artigiano isolano,
coinvolgendo settori come quelli dell'agroalimentare, delle
manifatture e dei servizi, dell'abbigliamento e delle calzature, delle
attività ricreative, culturali e dell'intrattenimento, dei bar, caffè
e pasticcerie, dell'editoria, della somministrazione di alimentari e
bevande, delle strutture ricettive, e dei trasporti.
A livello nazionale, il trend peggiore lo registra l'Abruzzo (-2,2%),
seguito dalla Basilicata (-1,9%), la Puglia (-1,5%) e la Sardegna
(-1%). Se anche la media nazionale è negativa (-0,4%), al contrario
"vòlano" Valle D'Aosta (+2,5%) e Toscana (+1,2%).
Tra le vecchie province della Sardegna, cresce solo Cagliari (2.617
imprese con un +0,2% rispetto all'anno scorso), mentre arretrano
Sassari (2.358 aziende, -0,9%), Nuoro (1.240 e -2,6%) e Oristano
(1.240 con un -3,2%).
"Le imprese sarde legate al turismo, soffrono la crisi quasi come
quelle dell'edilizia - commentano da Confartigianato Imprese Sardegna
- con problematicità legate alla netta diminuzione delle disponibilità
delle famiglie, alla insufficiente disponibilità o dal costo dei mezzi
di trasporto (aerei e navi in primis) e alla inadeguata programmazione
turistica".
"Purtroppo - sottolinea l'Associazione degli Artigiani - ci si accorge
solo adesso che la "bacchetta magica", che funzionava qualche tempo fa
al solo pronunciare il nome "Sardegna", non funziona più e non è più
sufficiente". "Solo qualche anno fa - continua l'Organizzazione di
Categoria - l'Assessorato Regionale all'Artigianato e Turismo Regione
avviò un percorso che avrebbe portato alla certificazione delle
produzioni artigiane ovvero i produttori si sarebbero dotati di un
marchio collettivo di qualità con l'indicazione di qualità geografica;
infatti, sul sito della Regione
(http://www.regione.sardegna.it/marchiodiqualita/) si possono trovare
ancora le indicazioni e i documenti per la richiesta di tale
attestazione".
"Non crediamo che la certificazione dei prodotti sarebbe stata la
panacea dei mali del turismo e dell'artigianato - viene precisato -
però possiamo dire che i marchi d'origine e qualità, in ogni parte del
Mondo, hanno sempre portato visibilità, nuovi acquirenti, apertura a
nuovi mercati, e riconoscimenti e qualificazione dei territori".
"Il turismo e le imprese collegate - conclude Confartigianato -
rappresentano uno dei settori fondamentali per l'economia della
regione. Non possiamo più permetterci di perdere posizioni sul fronte
dell'attrattività, dell'artigianato, dell'ambiente e della cultura,
che rappresentano i motori della nostra economia. Per questo a livello
regionale vanno intensificati gli sforzi per restituire competitività
alla nostra offerta turistica e valorizzare le eccellenze del Made in
Sardegna che hanno reso famosa la nostra isola nel mondo, mentre a
livello nazionale è necessario rinvigorire i consumi delle famiglie".