âSu quindici pazienti sardi dipendenti da cocaina, sottoposti alla RTMS, ovvero la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, dodici hanno smesso immediatamente di assumere droga. Su tre pazienti, invece, la cura non ha avuto effettoâ.
I numeri sono esatti e chi li fornisce è Giorgio Corona, medico, proprietario della prima e unica macchina terapeutica sarda Rtms: stimola le cellule cerebrali a produrre dopamina e BDNF, ovvero lâormone della felicità .
La macchina è arrivata a Cagliari dal Nord Europa a dicembre scorso. âIl tempo di settarla e di studiarla rispetto allâimpiego clinicoâ, prosegue Corona, â quattro mesi fa abbiamo iniziato a usarla sui nostri pazientiâ. Uno studio a Cagliari nuovo, discreto e del tutto anonimo: chi si presenta ha problemi serissimi di dipendenza e chiede e ottiene il riserbo totale. âSinora in netta prevalenza sono maschi di età superiore ai trentâanni, determinati a liberarsi da questa forma di schiavitù. I risultati, che peraltro erano noti alla comunità scientifica mondiale, sono lusinghieri e in linea con quelli che sono stati riscontrati negli Usa dal professor Bonci, italiano che dirige 5 mila ricercatori al Nida, lâistituto del governo statunitense contro le dipendenza.
Secondo il medico cagliaritano - che ha chiamato il professor Marco Diana (Università Sassari) a dirigere il servizio Rtms â non è solo la dipendenza da cocaina la frontiera possibile per questa macchina: âAnche lâalcol, il fumo e il gioco dâazzardo si possono curare efficacemente mentre per la dipendenza da eroina i risultati per ora sono del tutto negativiâ.
Sembrerà strano, nel senso che qui la dipendenza non câentra nulla, ma anche la depressione viene curata con la stimolazione transcranica. âLa depressione colpisce una zona diversa del cervello e anche le stimolazioni che mandiamo sono diverse, per un periodo più lungo ma di minore intensità â, prosegue il medico cagliaritano. E aggiunge: âLa ricerca scientifica sulle potenzialità della stimolazione in Sardegna è appena allâinizio ma stiamo valutando forme di collaborazione con i due atenei sardiâ.
Maggiori informazioni su http://www.rtmsitalia.it/