Il campionato di Serie A sta entrando sempre più nel vivo e si divide tra chi ha sogni di alta classifica e chi invece si ritrova a lottare per la permanenza in categoria. Tra questi c’è il Cagliari che in massima serie sta lottando con le unghie e con i denti per tenersi fuori dalle ultime posizioni di classifica. Stando ai pronostici e alle indicazioni delle scommesse online, la squadra allenata da Fabio Pisacane ha buona chance di salvarsi ma è probabile che dovrà lottare a lungo per tenersi alla larga dalla zona calda della retrocessione in Serie B. Dopo la salvezza ottenuta nella precedente edizione, il club sardo si è trovato ad affrontare una prima parte di annata impervia e con un calendario piuttosto severo. Allo stesso tempo però non mancano potenzialità e motivazioni per puntare alla salvezza.
Cosa va
Uno dei principali punti di forza del Cagliari sta nella volontà di costruire una identità chiara. L’allenatore Pisacane ha puntato su una fase difensiva ordinata, mirata a contenere gli avversari diretti e a non concedere occasioni facili. L’introduzione di giocatori come un centrale con esperienza internazionale come Yerry Mina o giocatori affidabili come Elia Caprile in porta testimoniano la volontà del club di rafforzarsi in ruoli chiave perché proprio la stabilità difensiva è spesso la chiave per conquistare la salvezza in un campionato complicato come quello della massima serie italiana.
Prendendo ad esempio le prime dieci giornate di campionato il Cagliari ha raccolto 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, con 9 gol incassati e 14 subiti. Ma andando ad analizzare più nello specifico i risultati si nota come il calendario non sia stato benevolo, esordendo con Fiorentina e Napoli consecutivamente e poi incrociando in fila Inter, Udinese e Bologna. Sfide non certo alla portata dei sardi che comunque si sono rifatti vincendo contro il Parma e con un importante successo contro il Lecce e pareggiando contro un buon Verona. Sono ottimi risultati che fanno ben sperare e che possono orientare il morale. E poi bisogna considerare l’effetto tifoseria, con i propri supporter sempre dalla parte della squadra e dei giocatori, alimentando così la coesione interna. In una stagione che non prevede necessariamente grandi slanci europei, ma piuttosto la lotta per la permanenza, questa componente motivazionale può risultare decisiva.
Cosa non va
Uno dei talloni d’Achille del Cagliari è rappresentato dalla capacità limitata di tradurre in gol le iniziative offensive. Una squadra che punta alla salvezza non può permettersi di essere sterile in zona offensiva per lunghi tratti e mancano punte che garantiscano una produzione consistente, e le soluzioni alternative non sono ancora consolidate. Inoltre l’avvio di campionato si è rivelato particolarmente severo, l’abbiamo detto: già nelle prime giornate la squadra ha affrontato avversari di alto livello e trasferte difficili e questa sequenza può pesare sul piano fisico ma anche mentale. Una serie di risultati negativi può generare ansia da prestazione e ridurre margini d’errore, ecco perché In questo contesto la profondità della rosa e la gestione delle rotazioni diventano elementi da rafforzare.
E per ambire realisticamente alla salvezza servirebbe una maggiore continuità di risultati nelle prestazioni. Come? Recuperando i giocatori, trovando alternative tattiche in campo e mantenendo alta la concentrazione. Partendo dalla difesa e dal centrocampo giocatori come Michael Folorunsho e Michel Adopo devono ritrovare al più presto la migliore forma per fare quel lavoro di filtro difensivo fondamentale per non incassare reti. E in attacco serve puntare su Yerry Mina, rientrato da alcuni problemi fisici, leader in campo e punto di riferimento in attacco del Cagliari. Così i sardi potranno ritrovare equilibrio tattico e qualche rete in più.