La Sardegna spegne i motori

Scompaiono altre 125 imprese dei trasporti

Federico Marini
29/03/2014
Attualità
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Trasporti - La Sardegna spegne il motore - Nel 2013 scompaiono altre
125 imprese. Appello di Mellino a Regione e Governo: "Fate presto".

Sono 125 le imprese sarde dell'autotrasporto che nel 2013 hanno
chiuso; 2.581 sono ancora attive sulle strade isolane e danno lavoro a
6.554 addetti.

Sono questi i numeri della Sardegna, rielaborati dell'Ufficio Studi
Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato i dati ISTAT-ASIA e
Infocamere del 2012 e del 2013.

Le imprese dell'autotrasporto attive nel 2012 erano 2.706 mentre, al
31 dicembre dello scorso anno, sono calate a 2.581 (6.554 addetti),
con una variazione negativa del 4,6%. All'interno di questi numeri, le
imprese artigiane sono 1.966 e rappresentano il 76,2% del comparto
isolano. A livello nazionale il calo registrato è stato del 3,9%, con
punte estreme del -5,2% della Toscana e del -1,1% del Molise.

"Tutte le imprese sono in crisi e il nostro settore, purtroppo, non fa
eccezione - afferma il Presidente di Confartigianato Trasporti
Sardegna, Giovanni Mellino - per questo alla Regione e al Governo
Nazionale chiediamo di fare presto e di affrontare urgentemente le
questioni perché, per le imprese rimaste aperte, ogni minuto potrebbe
essere l'ultimo".

"Rilanciamo l'allarme perché - continua Mellino - questi dati
confermano la necessità di riforme nazionali e dell'applicazione di
norme che già esistono come, per esempio, quelle sui costi minimi di
sicurezza e sui tempi di pagamento. Per non parlare dell'esplosione
dei costi generali, come carburanti o assicurazioni, o del carico
fiscale".

Gli Autotrasportatori di Confartigianato auspicano che la nuova Giunta
Regionale si ricordi che la Continuità Territoriale è anche quella
delle merci. "E' necessario trovare una soluzione alla sua assenza per
incentivare l'export.

Mellino propone anche di riprendere in mano il discorso sulla
fiscalità di vantaggio per le merci prodotte in Sardegna, così come
avviene nella gemella Corsica. "Potrebbe contenere i costi generali di
tutte le imprese manifatturiere sarde e ridare "gas" ai trasporti".

Un ultimo passaggio il Presidente degli Autotrasportatori lo dedica
alla chiusura delle Province: "Per il settore sono state solo un
intralcio: infatti le Commissioni d'esame per l'accesso alla
professione non hanno mai funzionato lasciando tanti autisti
nell'indefinito professionale".

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