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Angelo Pili con La Base: "Dal turismo la ricchezza buona per Cagliari"

Il fondatore dell'associazione "Aloe felice" in lizza a Cagliari col movimento sardo. Ecco il suo programma

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Come candidato nel movimento politico "LA BASE" a Cagliari alle prossime elezioni comunali, sono chiamato a proporre per il prossimo futuro delle linee guida per la nuova amministrazione della nostra Cagliari.

La mia attenzione verte sulla creazione di lavoro,  piantare la speranza, fare solidarieta' per tanti, troppi cagliaritani alla ricerca del primo o di altro lavoro. Mi

rivolgo alle fasce sociali deboli, agli anziani, alle famiglie numerose, alle persone  senza casa, alle categorie disagiate e fragili, a tutte le persone che hanno perso il lavoro, a tutte le persone che hanno perso la famiglia, a tutte le persone malate di solitudine.

Mi rivolgo in particolare a tutti i cagliaritani nati nella nostra citta' o emigrati e residenti e penso in particolare a tutte le comunità che convivono in citta':

filippini, palestinesi, rumeni, ucraini, pakistani e bengalesi.

Mi rivolgo in particolare a tutti, per investire le proprie energie, le proprie competenze, nella creazione del lavoro nel turismo sociale il turismo delle tre S:

turismo sociale-turismo per tutti, turismo sostenibile--turismo per tutti, turismo solidale-turismo con tutti.

Cagliari, con una cultura e storia millenaria, puo' rappresentare una prospettiva di lavoro futuro per molti giovani e non giovani, prima di tutto, conoscendola poi

saperla raccontare ai turisti locali e non.

Ma per far questo occorre svilupparsi in associazione culturale che prende a cuore la storia di Cagliari e nel contempo conoscere i mezzi di comunicazione e socialmedia per veicolare le iniziative culturali.

Abbiamo un patrimonio della nostra città inutilizzato, sottostimato o abbandonato e penso alla necropoli romana di Tuvixeddu, a una parte della necropoli punica di Tuvixeddu, al canyon di Tuvixeddu, alla galleria sotterranea dell'ex cementeria, alla batteria Prunas in viale Calamosca, alla galleria sotterranea sul monte di San Michele, alle caserme e edifici militari dismessi, al reticolo di gallerie oggi visibile grazie alle associazioni speleo archeologiche, all'anfiteatro romano, alle torri litoranee e costiere, al forte di Sant'Ignazio, il degrado, l'incuria non porta a nessun reddito ma solo ad

alimentare la disperazione.

Penso che dobbiamo essere lungimiranti nonché visionari dell'altra Cagliari, che vogliamo costruire dando la concessione gratuita di aree degradate alle

associazioni turistico sociali culturali, facendo diventare gli operatori culturali delle sentinelle della cultura motivazionali, investire sulla salvaguardia, promozione, valorizzazione di beni culturali, civili e religiosi in sinergia con le autorità spirituali e parrocchiali, investire sul turismo culturale e religioso della nostra città: infatti Cagliari, è una delle sedi del Giubileo.

Penso alla miriade di chiese scomparse, da far conoscere penso per un attimo al turismo lagunare e alla citta' giudicale di Santa Igia, penso che ci siano degli

operatori turistici, validi che promuovono la conoscenza di villa Ballero nel borgo di Giorgino con la manifestazione enogastronomica Primavera sulcitana. Penso alla liberalizzazione delle professioni turistiche, in cui ogni cittadino cagliaritano investe le sue energie e competenze con un unico risultato quello di favorire l'occupazione e l'armonia sociale.

 

 

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