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L'Africa dà quando "toglie"... il ritorno di Stefano Floris

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Dopo il suo lungo periodo trascorso in Kenia, con il ruolo di guida Safari, Stefano mi racconta gli ultimi pensieri prima del ritorno in sardegna: "L'Africa dà quando "toglie.Questa frase che suona tanto come un ossimoro, come un incrocio di sentimenti contrapposti, di caldi brividi che accompagnano le giornate in savana e di versi nella notte sparati in aria come fuochi amici... è ciò che meglio rappresenta il mio Kenya quasi al termine del mio lungo e ininterrotto lavoro in questa parte del cuore d'Africa.
Fra tre giorni, Dio volendo (la mia celebre e insana paura di volare è chiacchierata anche fra queste tribù oramai), farò ritorno in Sardegna.
Rientrerò in quella terra che circa 18 anni fa, dopo che i miei genitori mi strapparono dalla mia città natia, Roma, proprio non riuscivo ad amare.
Mi condussero così a Furtei, il mio attuale piccolo paesino.
E Furtei mi manca.
La tranquillità di un'orzata (mi piace tanto cosa posso farci?) presa al bar mi manca.
Un film visto assieme alla mia donna dal mio bellissimo divano africano mi manca.
Le risate con le mie inseparabili amiche e i miei "mangioni" amici mi mancano.
Le passeggiate con i miei animaletti mi mancano da morire.
Mia madre mi manca e con lei... la mia isola adottiva.

L'Africa dà quando "toglie".
Credo lo abbiano capito quasi tutti gli ospiti che ho guidato qui in Kenya in tutte queste settimane.

L'Africa dà quando toglie... il respiro:
ancora vedo le lacrime di commozione di alcuni dei miei ragazzi nel vedere emergere da un laghetto decine di ippopotami che rispondono al mio richiamo nonché quelle della mia ragazza ammutolita dall'ennesima corsa di un branco di giraffe;  ancora sento fiati spezzati d'incanto da un inaspettato avvistamento, un leoncino, un cucciolo di zebra, una iena, un coloratissimo gruccione o altro...

L'Africa dà quando toglie... la percezione del tempo:
- Che giorno della settimana è oggi? Ma davvero è venerdi? Sul serio sono le 12? Oddio mio, siamo in un altro mondo! -

L'Africa dà quando toglie... ogni vestito che amiamo indossare nel nostro consumismo occidentale:
qui si impara che un piccolo straccetto addosso e un paio di ciabattine possono mettere meno distanza fra la tua pelle e l'abbraccio di questi baobab millenari;

L'Africa dà quando toglie... ogni cosa materiale che abbiamo attorno rendendoci nudi a essa:
qui non hanno senso gli abiti di marca, i preziosi monili, il gel per i capelli o la messa in piega e vedo come li avessi ancora davanti a me gli occhi lucidi di coloro che tirano su in braccio un bimbo sorridente e vestito con ciò che la mamma è riuscita a trovare per lui...

L'Africa dà quando toglie... tutte le convinzioni che avevamo prima di mettervi piede:
qui si impara e si vede coi propri occhi che, anche se vittime pure noi di problemi più o meno seri, nulla abbiamo da lamentarci di fronte alle tristi privazioni e alla reale povertà di alcune di queste genti, spesso una dignitosa povertà pregna di sorrisi nonostante tutto, i loro sorrisi, quelli dei bimbi dell'orfanotrofio Mayungu a Malindi per esempio o di quelli della scuola di Suor Lucia a Nairobi a due passi dalle baraccopoli o ancora quelli dei bimbi dei villaggi che si attraversano andando in savana;

L'Africa dà quando toglie... ciò che eravamo per lasciar posto a ciò che grazie a essa, alle sue genti con pregi e difetti, ai suoi animali e ai suoi tamburi lontani... spero ci sentiremo da ora in poi: difensori di questa Terra benedetta dal Creato, impollinatori e disseminatori delle sue fragili bellezze.

E ora lasciatemi prendere questo mio centesimo -terrificante- aereo". Grazie mille a Stefano per aver condiviso le sue emozioni e il suo vissuto africano.

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