Ieri 3 maggio è stata la giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalla mafia e terrorismo: "Ricordiamo i morti ma, prima che li ammazzino o si ammazzino, rispettiamo i giornalisti vivi". A celebrare l'appuntamento il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino. Il momento più toccante la testimonianza di Fulvio Alfano, figlio di Beppe, ucciso in Sicilia nel 1993: è riuscito a dire solo "allora avevo dieci anni" ma è stato bloccato dalla commozione. Tutti in piedi alla lettura dell'elenco delle vittime.