Si ipotizza la chiusura della scuola dell'infanzia di via Serbariu e i cittadini rispondono con una petizione in cui manifestano la loro contrarietà e motivano il loro dissenso all'idea che i bambini possano essere trasferiti nei locali di via Meilogu
" La scuola è stata sottoposta ad importanti lavori di ristrutturazione, sia nei locali che nella parte esterna e nel giardino" si legge nel documento. Questi interventi "l'hanno resa idonea all'accoglienza degli alunni di quella fascia d'età , con caratteristiche funzionali e architettoniche che non si riscontrano nella scuola di via Meilogu".
La scuola di via Meilogu infatti è destinata e pensata per i bambini della scuola primaria, che hanno esigenze diverse dai loro colleghi studenti più piccoli.
Il comune di Cagliari negli anni scorsi si è impegnato finanziariamente per mettere in sicurezza la scuola dell'infanzia che ora invece sarebbe in chiusura e i cittadini che hanno partecipato alla messa in sicurezza della scuola di quartiere sottolineano come " la scuola, inserita in un quartiere caratterizzato da forte eterogeneità sociale" sia diventata " presidio sociale e punto di riferimento per la Comunità ".
Da un lato l'Amministrazione comunale ha posto in essere politiche di "potenziamento degli spazi e delle strutture pubbliche diffuse nei quartieri periferici" dall'altro con questo provvedimento " consegnerebbe la scuola all'abbandono", con l'alta probabilità che lo stabile possa essere occupato abusivamente.
La richiesta dei firmatari pone in evidenza come nella scuola si sia costruito un percorso didattico-culturale in cui famiglie e istituzione scolastica hanno dialogato in maniera proficua "assicurando una vantaggiosa integrazione sociale" attraverso "progetti didattici supplementari" nella cui attuazione, si evince che ha assunto un ruolo fondamentale l'apporto propositivo delle insegnati della sede.
La petizione, destinata oltre che al Dirigente scolastico, al Sindaco Massimo Zedda, all'assessore alla cultura Enrica Puggioni, e al presidente della commissione competente, Francesca Ghirra, sottolinea infine, come la chiusura della scuola di via Serbariu, che si è distinta per la "particolare congiuntura tra spazi accoglienti e qualità di insegnamento impartito" costringerebbe i genitori a spostarsi verso scuole di altri quartieri, in quanto al scuola di via Meilogu non garantirebbe gli stessi standard educativi e organizzativi.
I firmatari in rappresentanza del quartiere, non sembrano concedere compromessi, ma chiedono, e si attendono, l'accantonamento dei propositi dell'amministrazione comunale.
Sarà l'amministrazione a dover valutare a questo punto l'opportunità dello svuotamento di un plesso scolastico con tutte le conseguenze che ne derivano.