La rappresentanza in Consiglio regionale garantita anche ai partiti piccoli e alle coalizioni che pur non vincendo le elezioni hanno dimostrato, con i numeri, di avere un solido ancoraggio nell'elettorato sardo. Va in questo senso la proposti di modifica della legge statutaria presentata questa mattina da Franco Sabatini, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione Bilancio. Con lui, hanno firmato il testo che emenda la Statutaria, anche i colleghi Daniela Forma e Rossella Pinna.

Dnque, qualcosa inizia a muoversi sul fronte dellal egge elettorale più pasticciata ed equivoca della storia dell'Autonomia. Che ha portato a decine di ricorsi gli esiti incerti: alcuni pendono ancora davanti al Consiglio di Stato al punto che la composizione del Consiglio regionale, a due anni dal voto resta pesantemente incerta.

Tra le novità della proposta Sabatini, la certezza della rapprrsentazna di genere: oggi siedono in via Roma appena 4 donne su 60 eletti. Ma soprattutto l'emendamento alla Statutaria secondo cui "nel procedimento di attribuzione dei seggi ai gruppi di liste di una coalizione sono considerati resti anche i voti attribuiti ai gruppi di liste che non abbiano conseguito seggi a quoziente pieno".

Anche le soglie di sbarramento sono riviste, in modo da consentire comunque la rappresentanza in Consiglio anche all'eventuale coalizione che giunga terza nella competizione tra i candidati presidenti. Come già avviene nelle elezioni comunali.