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Quartu, ruspe in marcia verso La Marinella. Ma il proprietario non molla: battaglia in Tribunale per salvare l'azienda

Ordinanza di demolizione per lo storico locale del Poetto. L'accusa: è abusivo (dopo 40 anni)

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Dopo quarant’anni di onorata carriera, “La Marinella” è costretta a chiudere bottega. Lo storico ristorante sulla spiaggia del Poetto di Quartu Sant’Elena verrà presto demolito su ordinanza del Comune di Quartu. Forse. Perché il suo titolare, l’egiziano Mohamed Serour, non ha alcuna intenzione di assistere con le mani in mano alla demolizione del locale di cui lo scorso anno ha rilevato e pagato debiti non contratti da lui.

Quando le è arrivata l’ordinanza di demolizione e cosa le contesta il Comune di Quartu?

Un paio di mesi fa ho ricevuto l’ordinanza di demolizione per abuso edilizio. Ho fatto immediatamente ricorso al Tar e sono in attesa di risposte. Nel frattempo il Comune di Quartu mi ha intimato la chiusura della parte esterna del locale, quella che ospita il bar e la sala esterna del ristorante, perché sostiene che sarei privo della licenza per la somministrazione di bevande su quel lotto di terreno.

Quali sono le sue obiezioni?

La licenza che abbiamo copre ovviamente tutto il lotto. L’abbiamo ottenuta nel 2004 per lo sfruttamento dell’82% dello spazio concesso: attualmente ne occupiamo a malapena il 62-65%. Ma per il Comune la licenza non è valida perché, a suo dire, non è mai stata ritirata. L’unica mia obiezione è: come mai questa costatazione non è mai stata notificata prima, dal momento che “La Marinella” esiste da oltre quarant’anni? Non so dire se la questione sia più politica o più burocratica.

Quanti sono i dipendenti che a questo punto rischiano di perdere il posto di lavoro?

Ora che siamo in bassa stagione, circa 32-33 dipendenti. Ma in alta stagione si parla di un’ottantina di posti di lavoro a rischio.

Come hai intenzione di difendere “La Marinella” dalla demolizione?

Oltre al ricorso già presentato al Tar, ho intenzione di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica. Ieri mi sono recato nella sede del Comune insieme ai ragazzi del locale per chiedere ancora una volta la salvaguardia dei posti di lavoro. Hanno ricevuto solo me e un’altra persona. E ovviamente il tutto si è concluso con un nulla di fatto: il sindaco continua a ripetere che non è una questione politica e che si tratta di una questione di competenza non sua ma degli uffici comunali.

Il braccio di ferro continua.

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