Partecipa a CagliariQuotidiano.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Tares: aumenti da capogiro in Sardegna

Condividi su:

TARES - Aumenti record in Sardegna: + 40 euro procapite. Rispetto alla
Tarsu si pagherà il 26,7% in più. Murgianu: "Sardegna virtuosa nella
raccolta differenziata: come mai i costi sono così elevati? Necessaria
la razionalizzazione del sistema".

La nuova TARES costerà in media a ogni sardo il 26,7% in più rispetto
alla vecchia TARSU, con un aumento procapite di 40,7 euro. La stima
viene dall'Ufficio Studi di Confartigianato Nazionale, che ha
elaborato i dati Ispra e Istat su base regionale del 2011.

"L'incremento che si registrerà in Sardegna è, in termini assoluti, il
massimo tra tutte le regioni - sottolinea Luca Murgianu, Presidente di
Confartigianato Imprese Sardegna - ben al di sopra della media
italiana che non supera i 26 euro pro capite (+17,6%). E in questo
periodo di tutto si sentiva il bisogno tranne che di ulteriori
aumenti".

In Sardegna, il costo pro capite per il ritiro dei rifiuti è di 176,29
euro di cui solo 152,4 coperti dalla TARSU (l'86,4%). Il disavanzo di
23,89 euro (differenza tra costi  e ricavi) più la "quota servizi" di
16,8 euro, formano i 40,7 euro pro capite che i cittadini sardi e le
imprese dovranno pagare in più con la TARES rispetto alla vecchia
tassa.

Il precedente gettito fu di 250milioni di euro mentre con la TARES la
cifra dovrà arrivare a 316 milioni di euro, con una variazione a
carico dei cittadini di +67milioni (+26,7 %).

Ma la domanda che si pone l'Associazione Artigiana è questa: "Come mai
- si chiede il Presidente - se la Sardegna è notoriamente, e
significativamente, migliorata sia nella raccolta differenziata che
nella diminuzione di rifiuti urbani smaltiti, i costi dello
smaltimento risultano essere così elevati rispetto al resto d'Italia?
Non ci sembra che i sardi producano più rifiuti rispetto ai cittadini
e alle imprese di altre regioni".

"Il dubbio è presto sciolto - continua Murgianu - perché mentre
cittadini e imprese si impegnavano a differenziare la raccolta e a
produrre meno rifiuti, il sistema Pubblico Locale (Regione ed Enti
Locali) non ha attivato la necessaria razionalizzazione dei costi per
premiare lo sforzo degli utenti. E il costo medio pro capite di
smaltimento in Sardegna rimane il 4° in tutta Italia (peggio fanno
solo Lazio, Toscana e Liguria)". "In questi tempi di crisi - conclude
il Presidente di Confartigianato - si sente il forte, urgente e
irrinunciabile bisogno di una ottimizzazione dei costi del sistema che
magari possa partire proprio dalla Tassa sui Rifiuti".

I dati nazionali ci dicono che la media italiana di incremento pro
capite è di 26 euro; il top è, come detto, rappresentato dalla
Sardegna (+40,7 euro), seguita dalla Basilicata (+35,5), Sicilia
(+34,6). Gli incrementi più bassi in Piemonte (+19,4) seguito dalla
Campania (+19,7).

Per quanto riguarda le variazioni percentuali, la media Italia + del
+17,6%. A livello regionale in testa la Basilicata (+37,9%), seguita
dal Molise (+31,5%), da Calabria (30,0%) e dalla Sardegna (26,7%). Gi
aumenti più contenuti sono registrati in Campania (+11,8%) e la
Toscana (12,3%).

Condividi su:

Seguici su Facebook