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Stadio: si decide il 14 ottobre. Ecco i possibili scenari

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Questione stadio Sant’Elia: si avvicina il momento della verità. È prevista per il 14, massimo per il 15 l’ispezione presso l’impianto da parte della Lega che invierà i membri della Comissione Stadi. Non ci saranno deroghe, nessun compromesso. Dopo Is Arenas, la Lega chiede al Cagliari che tutto sia ok. Per ottenere il via libero all’apertura dell’impianto a capienza ridotta sotto i 5.000 spettatori, serve quantomeno che la tribuna centrale risulti per quella data in piena sicurezza. Il pubblico potrebbe accomodarsi interamente in quel settore in attesa che vengano poi conclusi i lavori anche negli altri settori.
Dopo la Lega, servirà il via libera della Comissione comunale di Pubblici Spettacoli per la concessione del secondo e definitivo nulla osta.

In casa Cagliari Calcio c’è grande preoccupazione e nervosismo. È lo stesso presidente Cellino che racconta e si sfoga:

"Il Cagliari è solo, non gioca più per nessuno. Io stesso non sono potuto andare a Udine per tenere la candela accesa e far così lavorare gli operai anche di notte. Ho spaccato il televisore, già avevo intuito l'andazzo prima che segnasse l'Udinese. Ma se il Cagliari non ha motivo di esistere, chiudiamo tutto e non se ne parla più".

Al Sant’Elia dunque si lavora giorno e notte, altro che prove all’impianto elettrico. Si cerca il “miracolo” perché non è affatto detto che il 19 ottobre sarà davvero la data giusta per la riapertura dello stadio, che potrebbe slittare ancora, al 30 ottobre per la gara casalinga Cagliari-Bologna.

Gli scenari possibili

Sono sostanzialmente quattro gli scenari possibili. Analizziamoli:

1.   Tra il 14 e 15 ottobre Lega e Comissione comunale danno l’ok. Lo stadio riapre e ospita meno di 5.000 tifosi in tribuna centrale. I match con Catania, Bologna, Torino, Sassuolo e Genoa non porterebbero problemi perché non di cartello. Ci sarebbe tempo quindi fino al 21 dicembre per ampliare l'impianto a 16.000 posti visto che nell'ultimo match del 2013 sull'isola sbarcherà il Napoli.

2.   Non arriva il via libero, il Cagliari decide per la linea dura, sciopera. In questo caso sconfitta a tavolino per 0-3, ammenda e punti di penalizzazione in classifica.

3.   Cellino è costretto a portare la squadra fuori Sardegna anche per la gara contro il Catania. Per la Lega il campo di gioco per le gare casalinghe del Cagliari è il Rocco di Trieste.

4.   “Mai più a Trieste” le parole di Cellino. Che con l’ennesimo colpo di scena porta la squadra nella più “vicina” Livorno compatibilmente con il calendario dei toscani.

Non resta che attendere, mancano pochi ma decisivi giorni.

Per approfondimenti sul Cagliari calcio visita il blog cagliaricalcio1920

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