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Neve e Fogaronisi nel fine settimana dedicato a Sant'Antonio Abate

Da Cagliari migliaia di turisti nel Nuorese. Temperature sotto zero accompagneranno i riti

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Il rito dell'accensione de su Fogarone - che secondo la tradizione fu rubato da Sant'Antonio dagli inferi per donarne una scintilla alla terra allora attraversata da temperature glaciali, per portare luce e calore, e benedetto dal parrocco del paese - potrebbe non essere sufficiente per addolcire il clima decisamente invernale che si attende per domani 16 e domenica 17 gennaio.

Come è stato confermato dai bollettini del servizio Meteo della Regione Sardegna, sono previste deboli precipitazioni sparse a carattere nevoso sopra i 500 metri e saranno inoltre possibili gelate nelle zone interne e sui rilievi nelle ore più fredde. La tradizione contadina in cui l'accensione del fuoco invocava la fine dell'inverno, sembra che oggi in Sardegna stia annunciando invece l'inizio della stagione fredda.

Dopo mesi di temperature primaverili, la Barbagia si prepara ad accogliere i vacanzieri del fine settimana con i primi fiocchi di neve. Dal parco Donnortei di Fonni Anna dichiara "il tutto esaurito a prescindere dalla neve che sarebbe comunque un'attrazione in più per i turisti" e anche "molta  attenzione da parte dei vacanzieri del fine settimana che comunque si preoccupano di avere i dispositivi per viaggiare in sicurezza in caso di gelate".  

A questo proposito non saranno impreparate le amministrazioni del Gennargentu, Fonni, Tonara, Desuso, Ollalai, che come spiega il sindaco di Ollolai, Efisio Arbau " hanno il piano anti neve attivo da qualche anno con la popolazione ormai preparata e prudente" e "sono pronte con i mezzi per le emergenze, sia per evitare disagi a persone anziane o a chi abbia difficoltà di spostamento ma anche per evitare danni agli allevamenti, garantendo nel caso gli approvvigionamenti".

E nonostante la protezione civile raccomandi la massima prudenza limitando gli spostamenti in auto nelle aree interessate dalle nevicate e ai soli casi indispensabili, ricordando che lungo la SS 131 dal km  137+900 al km 179+500 (altopiano di Campeda) vige l'obbligo di utilizzo di pneumatici invernali da neve o di catene o altri mezzi antisdrucciolevoli, la  Barbagia e i suoi fuochi magici saranno domani e dopo raggiunte da migliaia di visitatori. Uno dei centri maggiormente visitati sarà  certamente Mamoiada in cui la festa di Sant'Antonio, coincide con la prima uscita dei Mammuthones, che con i loro balli magici, visiteranno da domenica pomeriggio a notte fonda tutti i fuochi accesi in ogni quartiere del piccolo centro Barbaricino, accolti da dolci tipici preparati con la sapa e dall'immancabile cannaonau. Sos focos accesi nel  Nuorese, con il legname dato in dono dalle famiglie del paese, viene accatastato nella piazza della chiesa, dove prenderà fuoco, e da cui verranno presi i tizzoni per accendere tutti gli altri.

La tradizione è molto sentita e partecipata anche a Sadali in cui si inizierà da domani e a Ortueri, in cui è fortissima l'identità religiosa e il rito del fuoco ha mantenuto il significato divinatorio, tanto che dal fumo che esce dal rogo vengono lette profezie e presagi.

Belvì festeggia per quattro giorni, aspettando anche San Sebastiano che chiuderà i riti propiziatori il 20 gennaio. Se a questo scenario di fuoco e  maschere si aggiunge la neve, non potrà che essere un fine settimana magico, quello che inizia domani, presagio e augurio, anche a detta di Marco Dessì, operatore nel campo dell'escursionismo, "di un turismo destagionalizzato e pronto a godere della natura, e del paesaggio cornice delle nostre fortissime tradizioni". 

 

 

 

 

 

 

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