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Arriva a Cagliari Ezio Bosso ed è sold out il 7 e 8 aprile

Il pianista, che dal palco di Sanremo ha emozionato l'Italia, fa il pienone per le due date al Conservatorio di Cagliari

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Giovedì 7 aprile (con replica venerdì 8), arriva a Cagliari il pianista che dal palco di Sanremo ha emozionato l'Italia intera: sold out già da mesi le due date in scena all'Auditorium del Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari (ore 21). Il concerto, in piano solo, è organizzato nell'ambito dei Grandi Eventi di Sardegna Concerti, in collaborazione col Cedac.

 

Ezio Bosso, pianista, compositore e direttore d'orchestra torinese di rara virtù e sensibilità artistica, apre dunque a Cagliari il suo tour nazionale (esauriti i biglietti per tutte le 22 date primaverili) e festeggia sull'isola la Certificazione Oro ottenuta col suo primo album da solista “The 12th Room”, composto da pezzi inediti e da classici. “The 12th Room” è un concept album composto da due Cd: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco, registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Subito dopo l’esibizione di Ezio Bosso al Festival di Sanremo, il disco ha raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia.

 

Alla guida di compagini come la London Symphony Orchestra, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra dell'Accademia della Scala e quella di Santa Cecilia a Roma, il grande merito di Ezio Bosso è stato dunque quello di aver portato, grazie alla sua straordinaria umanità che arriva dritta dritta al cuore del pubblico, la musica classica -da Bach a Chopin- in classifica.

 

«Questi brani, come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta narrativo -racconta Ezio Bosso-. C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze: nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo ancora non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima stanza che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. Per ricominciare».

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