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Trading online criptovalute, la crisi del Bitcoin è finita?

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Nell'ultimo mese e mezzo le quotazioni del Bitcoin per ben due volte sono scese prima a lambire quota 10 mila contro il dollaro, e poi hanno violato tale quota al ribasso, anche se in via temporanea, prima di mettere a segno un rimbalzo. Per coloro che fanno trading online sulle criptovalute, e che magari prima di operare consultano utili siti tematici come TradingOnline.me, a questo punto ci si chiede se la crisi del Bitcoin sia finita, o se ci sia il rischio di nuovi affondi anche nel brevissimo termine.

Previsioni andamento quotazioni del Bitcoin, a quando l'uscita dalla fase laterale?

Ebbene, su asset come le monete virtuali digitalizzate è difficile formulare delle previsioni attendibili sull'andamento futuro delle quotazioni, ma attualmente quel che è certo è che chi ha investito in Bitcoin un mese fa, con posizioni long, attualmente si trova a dover gestire una perdita pari all'incirca al 20%. In particolare, attualmente il Bitcoin sembra muoversi all'interno di una banda di oscillazione che, sebbene sia ampia, è comunque confinata tra 10 mila e quota 13 mila contro il dollaro americano. Ed il tutto avviene a fronte di rialzi e di ribassi che sono generati dalla speculazione e sempre più spesso dalla diversificazione degli asset da parte dei trader in criptovalute.

Dall'attuale fase di trading range il Bitcoin potrebbe uscire in presenza di importanti notizie, ovverosia di news sensibili che permettano alla criptovaluta di rompere la fase di congestione al rialzo o al ribasso. Il sentiment attuale al riguardo è però negativo, ovverosia sembrano esserci maggiori probabilità di discesa delle quotazioni, rispetto ad un possibile rally dei prezzi, in virtù della stretta sui Bitcoin da parte di alcuni Paesi asiatici, ma anche dei problemi e dei furti di criptovaluta che in Giappone avrebbero coinvolto l'exchange nipponico Coincheck.

Diversificazione criptovalute, il Bitcoin non più al centro del villaggio?

Rispetto alle mirabolanti performance del 2017, inoltre, da quasi due mesi il Bitcoin, almeno in termini di quotazioni, sembra avere il fiato corto in quanto, con ogni probabilità, per il trader online medio la criptovaluta, che comunque ad oggi resta la più capitalizzata, non è più al centro del villaggio. Da un lato, infatti, l'offerta di criptovaluta negli ultimi mesi è aumentata, e dall'altro la volatilità del Bitcoin, con una pronunciata tendenza ribassista rispetto ai massimi storici di dicembre 2017, ha portato molti trader a guardarsi intorno nel vasto mondo delle monete virtuali decentralizzate

In altre parole sembra crescere la quota di cripto-trader che non compra e non vende più solo il Bitcoin, ma valuta pure l'apertura di posizioni in CFD, o direttamente con gli exchange, almeno su un'altra mezza dozzina di monete virtuali, da Ripple a Bitcoin Cash e passando per Ethereum, Dash, Eos e Litecoin. Ci sono inoltre tante altre criptovalute la cui capitalizzazione di mercato supera attualmente il miliardo di dollari, da Monero a Nem e passando per Cardano, Stella Lumens, Iota, Tron, Qtum, Icon, Bitcoingold, Ethereum Classic, Lisk, Zcash, Siacoin, Binancecoin e Bitshares.

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