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La corsa al trono dei bomber: chi sarà il re del gol nella Serie A 2025-26?

Dopo la fuga di Retegui verso l'Arabia, si apre la caccia al nuovo capocannoniere del campionato

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La giostra dei goleador si prepara a un nuovo giro. Il campionato italiano si trova orfano del suo ultimo re del gol, Mateo Retegui, attratto dalle sirene arabe e dai loro faraonici contratti. Una scelta che potrebbe costargli anche la maglia azzurra nell'anno del Mondiale, ma che apre interessanti scenari nella corsa al titolo di capocannoniere della Serie A. Una competizione che negli ultimi cinque anni ha visto altrettanti vincitori diversi - Cristiano Ronaldo, Immobile, Osimhen, Lautaro Martinez e lo stesso Retegui - segno di un equilibrio che rende impossibile fare previsioni certe, proprio come accade con i pronostici calcio oggi da copiare che spesso vengono smentiti dal campo.

Lautaro e la sfida della continuità

Il capitano dell'Inter parte con i favori del pronostico. Prima dello scorso campionato, il Toro aveva conquistato il titolo di capocannoniere con 24 reti, distanziando di otto lunghezze Vlahovic. La sua sfida principale sarà quella della continuità, un aspetto che nell'ultimo anno gli è mancato, brillando più in Champions League che in campionato.

Il cambio in panchina, con Chivu che ha rilevato Inzaghi, rappresenta un'ulteriore incognita per l'argentino, che dovrà adattarsi a nuovi meccanismi di gioco. Molto dipenderà anche dall'intesa con Thuram, entrato in concorrenza diretta con i suoi 14 gol dell'ultima stagione contro i 16 del compagno di reparto. Per Lautaro, il pericolo maggiore potrebbe arrivare proprio dall'interno dello spogliatoio.

Kean e la conferma dopo l'exploit

La vera rivelazione della passata stagione è stata Moise Kean, secondo nella classifica marcatori con 19 centri. L'attaccante della Fiorentina, rigenerato dalla cura Pioli, punta a ripetersi per consolidare anche il suo ruolo in Nazionale. L'arrivo di Gudmundsson e la presenza di Dzeko potrebbero rappresentare un'arma a doppio taglio: più assist, ma anche potenziale competizione interna.

Il tridente viola che sta prendendo forma potrebbe esaltare le caratteristiche di Kean, giocatore fisico e letale negli spazi aperti, meno efficace nel fraseggio stretto. La sua vera sfida sarà dimostrare che l'ultima stagione non è stata un'eccezione ma l'inizio di una nuova fase della sua carriera.

I veterani e i volti nuovi

Immobile torna in Serie A dopo l'esperienza turca e lo fa con la fame di chi ha ancora qualcosa da dimostrare. Con 201 reti nel massimo campionato italiano e ben quattro titoli di capocannoniere in bacheca, il centravanti del Bologna sarà guidato da un allenatore offensivo come Italiano. La concorrenza interna di Castro e Dallinga, però, potrebbe limitarne il minutaggio.

Lukaku, attualmente ai box per infortunio, dividerà i compiti offensivi con Lucca nel nuovo Napoli. Il campionato potrebbe non essere la sua priorità, considerando gli impegni di Champions League che lo attendono. Interessante sarà vedere l'impatto di David, nuovo acquisto della Juventus, chiamato a sostituire Vlahovic: un bomber di razza che dovrà però confrontarsi con le arcigne difese italiane.

Da non sottovalutare la coppia della Roma formata da Dovbyk e Ferguson, che potrebbero beneficiare del gioco offensivo di Gasperini, mentre nella Lazio il Taty Castellanos dovrà tenere a distanza la concorrenza di Dia.

Le scommesse e i ritorni

Il campionato vedrà anche il ritorno di attaccanti importanti dopo lunghi infortuni. Zapata al Torino (affiancato da Adams) e Scamacca all'Atalanta (che cerca comunque rinforzi in attacco) puntano a tornare protagonisti. Occhio anche a Leao, che nel 3-5-2 di Allegri è stato avvicinato alla porta, e alla possibile esplosione di Gimenez, se troverà spazio nel nuovo Milan.

Mentre il Cagliari viene celebrato dalle istituzioni regionali per i suoi valori sportivi, la squadra rossoblù punta su nuovi protagonisti per lasciare il segno anche in zona gol.

Un campionato in evoluzione

La caccia al titolo di capocannoniere riflette un cambiamento più ampio nel calcio italiano. Se è vero che le difese solide vincono i campionati, è altrettanto evidente come gli allenatori stiano osando sempre di più con formazioni sbilanciate in avanti. Il risultato è un torneo potenzialmente più spettacolare e ricco di reti.

La storia recente ci ha mostrato come questo titolo sia tutt'altro che prevedibile. Le sorprese sono dietro l'angolo e non è escluso che, anche quest'anno, possa emergere un nome inatteso, magari proprio dalla squadra meno accreditata. L'unica certezza è che la corsa al trono dei bomber promette scintille dal primo all'ultimo minuto dell'ultima giornata.

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