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La protesta degli avvocati di Cagliari: i punti salienti del loro disappunto

Redazione
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Gli avvocati di Cagliari, e a seguire quelli di tutta la sardegna, sono stati i primi a promuovere uno sciopero di dissenso in tutta Italia. Una movimentazione così omogenea e compatta che non ha precedenti. Al momento sono due le azioni di rivolta: astensione ad oltranza alle udienze e  cancellazione dalle liste d'ufficio e dal Gratuito Patrocinio.Vediamo nello specifico perchè stanno protestando contro la giustizia italiana e lo Stato stesso. Vogliono ottenere delle risposte ed essere ascoltati dal Ministro della Giustizia.

Tutto si riconduce ad un'unica parola: TASSA! La giurisdizione, in questo momento, prevede una tassa che lo stato ha aumentato quasi del 150% negli ultimi anni. Il cittadino deve pagare per iniziare una causa, per costituirsi parte civile e per tutte le cause in cui deve far valere i propri diritti. Ogni "causa" è buona per tassare il cittadino che entra in tribunale. Anche nel momento in cui un cittadino viene condannato deve pagare per conoscerne i motivi. Un ricorso al Tar, che dovrebbe essere riconosciuto e lecito a chiunque, costa dai 650 € ai 6000, senza considerare gli atti successivi.  Questi sono alcuni esempi che i principi del foro cagliaritano portano sul banco delle prove per spiegare la loro presa di posizione. Si ribellano contro lo stato ma vogliono aprire gli occhi anche ai cittadini che in primo luogo subiscono i danni di questo sistema. La battaglia è appena cominciata, a voi l'arduo giudizio...

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