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Marzia Cilloccu: sarò la portavoce delle persone comuni

La consigliera della Base - Sardegna Vera ringrazia la famiglia e gli amici dopo l'elezione a Palazzo Bacaredda: mi hanno dato la forza per questa lunga corsa

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Marzia Cilloccu: alla fine ce l’ha fatta. A due giorni dalla fatica elettorale, come si sente?

Devo essere sincera: sono ancora scombussolata. La fatica di stare al seggio, per tante ore, quasi tutta la notte di domenica, la sveglia presto per vedere i risultati, il testa a testa fino all’ultimo voto, l’affetto dei miei figli e della mia famiglia, il calore degli amici, i messaggi da parte delle tante persone che mi hanno supportato e che volevano avere notizie mi hanno riempito la giornata e fatto enorme piacere. Un vortice di emozioni da cui mi riprendo solo oggi. Sono piena di felicità e anche consapevole delle mie responsabilità per l’arduo compito che mi aspetta. E sono felicissima per l'elezione al primo turno di Massimo Zedda, che noi della Base ci aspettavamo: è un bravissimo primo cittadino ma lo considero anche un amico.

Come ha vissuto la corsa alle elezioni?

La campagna elettorale è sempre un grande momento di partecipazione che svela a chi si impegna politicamente il carattere e la stima delle persone che la circondano. Ho sentito il calore di tanti amici avvolgermi e supportarmi in questa avventura: da chi semplicemente si fermava a parlare con me ad ascoltarmi, a tante amiche e amici che si sono impegnati chiamando i loro conoscenti, distribuendo volantini e facendomi sentire il loro affetto nei momenti di maggiore fatica. Ma anche la partecipazione di persone sconosciute che mi hanno dato la loro fiducia dopo aver parlato con me.

Le prime reazioni in famiglia e degli amici?

Sia chiaro: senza la mia famiglia e i miei figli questo impegno non sarebbe stato possibile. Oltre che per l’appoggio pratico, sul lavoro e nell’organizzazione di incontri e della campagna, soprattutto per l’appoggio morale. Sapere che avevo loro con me mi ha dato la forza di andare avanti. E ovviamente loro sono contenti e orgogliosi per me. Poi gli amici, che mi hanno subito inondato di messaggi e telefonate. Sono davvero felicissima. Se penso all’affetto di cui sono stati capaci in questi mesi e ieri, dopo la notizia della mia elezione mi commuovo.

A proposito di elezione, se l’è sudata fino all’ultimo voto.

Guardando le percentuali si è capito subito che La Base, nonostante l’importante risultato raggiunto avrebbe avuto solo un consigliere. Siamo la prima forza dopo Pd, Sel e Psd'az ma non sembra basti a far scattare un altro seggio.

Per parafrasare un celebre film: ne resterà soltanto uno.

Durante lo spoglio, lunghissimo, sono state ore di tensione. Mi sentivo con i miei collaboratori e supporter e credo che a tutti stesse per venire un crampo al dito a furia di cliccare sul tasto “aggiorna” sulla pagine dei risultati.

Cilloccu è una delle 12 donne elette in consiglio, che finalmente assume tinte più rosa.

Sì, è inutile che si dica il contrario: la doppia preferenza di genere ha funzionato. È un sistema complicato che partiti, movimenti e candidati forse avrebbero dovuto spiegare meglio. Infatti ci sono stati diversi voti annullati perché in tanti hanno pensato che potessero votare un uomo e una donna della stessa coalizione e non della stessa lista. In ogni caso è la prima volta che si votava in questo modo: sono sicura che alla prossima tornata elettorale funzionerà ancora meglio. Ma voglio dire un’altra cosa.

Prego.

Deve essere chiario che senza il coraggio di chi ha chiesto un impegno politico a donne forti, con una visione, con un probabile consenso, poi certificato domenica dai tanti voti presi, questo risultato non si sarebbe mai potuto raggiungere.

Il coordinatore dela Base, Claudio Cugusi, a differenza di altri non ha chiesto a nessuno, quanto meno alle donne, di fare da riempilista o portatori d’acqua. Per usare un termine molto politichese. Per fare un esempio, pensiamo al risultato importante raggiunto da altre donne e dai giovani della nostra lista: significa che certi nomi sono stati scelti perché di valore. Ragazze e ragazzi portatori di idee, entusiasmo, voglia di partecipazione e capacità di parlare con la gente. Nemmeno un consigliere uscente: Cugusi ha scelto di non candidarsi per tenere fede alla promessa del limite di due mandati. Non dimentichiamo che La Base è un movimento concreto, fatto da persone comuni che tutelano davvero gli interessi di Cagliari e della Sardegna. Per questo piace.

 

 

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