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La pandemia ha cambiato le nostre vite. Ecco come

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La pandemia non ha devastato le nostre città con migliaia di morti. Ma ha fatto sì che la nostra vita si modificasse radicalmente. In alcuni frangenti, per decisioni legate alla congiuntura sanitaria – come i vari lockdown che si sono succeduti da febbraio 2020 – ma, in altri, il cambiamento non è stato dettato dalla legge, bensì dai nostri comportamenti individuali. Che, consapevolmente o meno, abbiamo tenuto in questi mesi.

Ecco in particolare cosa è successo

Più visioni in streaming

Abbondano le richieste di streaming gratis. Del resto, basta farsi un giro sui vari forum e si vedono utenti che chiedono come è possibile avere netflix gratis o a un prezzo ridotto.

Ovviamente ci sono metodi legali e metodi che non lo sono. Su questi ultimi, va da sé, non vogliamo fare minimamente pubblicità, però per i primi basta sapere che ci sono tanti portali che pubblicizzano film streaming gratis.

Alcuni sono datati e quindi non hanno nemmeno il diritto d’autore o giù lì, altri sono persino su YouTube mentre in altri casi è necessario pagare una piccola quota annuale o mensile.

Oppure, se non vuoi pagare neppure quella, c’è la possibilità di registrarti in questi siti. Il loro vantaggio? Avere i tuoi dati e poterti propinare pubblicità mirata.

Basta luoghi affollati

Un altro cambiamento che è avvenuto è sicuramente l’evitare i luoghi affollati. Parliamoci chiaro: fino a gennaio 2020, quando si andava in un posto dove non c’era nessuno, era quasi da sfigati.

Quel posto veniva etichettato e aveva una cattiva pubblicità. Si cercavano luoghi dove c’erano persone con tanta possibilità di incontrarne di nuove.

Adesso, però, il mondo è stato completamente stravolto e anche questa idea si è capovolta. Oggi, infatti, accade esattamente l’incontrario: si evitano i luoghi affollati per paura di contagiarsi.

E, per di più, i posti che sono stati chiusi maggiormente – o hanno avuto forti limitazioni – per legge sono state proprio le discoteche e i locali dove si balla.

In questo periodo, paradossalmente, un luogo affollato potrebbe invogliare le persone a non entrare e a preferire altri posti dove si sta più tranquilli.

Se si prospettava questo scenario nel 2019, probabilmente, pochi avrebbero creduto.

Molta più igiene

Questo è un fattore positivo, comunque la si veda. Nel senso che quando si andava in un bar, si sparecchiava il tavolo e basta, in attesa dei nuovi clienti che si avvicinano.

Ora, invece, ed è il minimo sindacale, viene spruzzato l’igienizzante e anche un po’ di sanificatore, in modo che la sporcizia vada completamente via.

Senza dimenticare che fuori a ogni negozio c’è un po’ di igienizzante gratuito che le persone possono spruzzarsi sulle mani. Per non parlare poi della mascherina e dei guanti che vengono indossati.

Da questo punto di vista, c’è stato un cambiamento radicale, in meglio. Molta più attenzione alla pulizia che viene vista come un elemento fondamentale, indipendentemente dalla tipologia di acquisto che la persona vuole fare.

È, per intenderci, il segno dei tempi in epoca Covid-19. 

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